Non sono diventata pazza e non ho istinti suicidi …
Amo la vita, nonostante le sue storture, la amo a tal punto da desiderare di percorrerla al meglio, di non volerla sprecare e di correggere il tiro, là dove, intenzionalmente o inconsciamente, la stessi consumando senza averne rispetto.
Di pomeriggio ho ricevuto una notifica YouTube, in un canale, che seguo da molto, era stato caricato un nuovo video.
Anna è la padrona di casa di uno spazio chiamato Persi in Corea e il video in questione è il seguente: Il nostro FINTO FUNERALE Esperienza che ti CAMBIA LA VITA VERAMENTE MORIRE per poter RINASCERE
Vi chiedo di cercarlo da soli, perché non so se incollando il link, che lo rende visibile qui, le tolgo visualizzazioni.
Lei e Min, il suo fidanzato, hanno deciso di affrontare un’esperienza unica, all’interno di un Tempio Coreano, qualcosa che, mentre scorrevano le immagini, ho sentito attraversarmi l’anima, scivolando in un pianto autentico, quello che trasporta tante domande e sente il bisogno di valutare e correggere gli errori.
Leggete attentamente la traduzione, provate a fare vostre quelle parole, a vestirvi della stessa umiltà che hanno indossato due ragazzi, soffermandovi sui loro occhi alla fine del video, per scorgere una commozione GRANDE, la conferma che ne è valsa la pena.
Il dolore che si avverte, spesso, è inflitto, indubbiamente, ma è anche il frutto di un male chiamato Egoismo, di scelte dettare dall’eco della parola IO e dalle grida di un NOI ucciso troppe volte.
Io la mia ULTIMA LETTERA l’ho scritta di getto, nei prossimi giorni la correggerò, aggiungendo ciò che mi è sfuggito, cercando di scavare ancor di più in me per trovare ragioni per chiedere perdono per gesti o parole che non pensavo potessero tagliare come lame.
Muori per comprendere, muori per cambiare, finché la vita ti accoglie!
La mia gratitudine va a chi mi ha sempre amata, possedendo il dono di andare oltre le mie debolezze, a chi ha saputo guardarmi negli occhi e leggervi chi sono nel silenzio, a chi mi ha duramente rimproverata, agendo per infinito amore e rischiando di perdermi, a chi mi ha fatta ridere ed ha sminuito i suoi problemi, dando spazio ai miei e alla loro risoluzione.
Ho speso parole di ringraziamento anche per quelle persone che, con ragione, ho battezzato “merde”, perché è grazie alla loro invasione di campo che ho potuto amare la grandezza delle altre.
Rimpianti enormi non ne ho, perché ho sempre viaggiato cavalcando il cuore, ne ho diversi, piccoli, non per questo poco importanti, e per qualcuno spero di avere il tempo materiale e le energie per rimediare.
Buona cena …
– Carla –