Valle di Antas

Oggi siamo finiti a Fluminimaggiore, in sardo Frùmini Majore, un piccolo paesino di non più di 3 mila abitanti, nel sud Sardegna, nel Sulcis Iglesiente per l’esattezza.
Il litorale, del territorio comunale, offre un mare spettacolare e diversi accessi:
cala Guardia Is Turcus (dei turchi),
cala Sa Perdixedda Manna (la grande pietrolina),
,
costa Sa Perdixedda,
cala Sa Perdixedda Pitticca (la piccola pietrolina),
costa Portixeddu (Porticciolo),
spiaggia Portixeddu,
ma quel che rende particolare quest’angolino isolano è la Valle di Antas e il Tempio omonimo.
La zona, che dista qualche km dal centro abitato, è un antico luogo di sepolture e incenerizione, ospita 3 tombe a pozzo, risalenti all’età del ferro, ovvero il tardo periodo nuragico, i resti della necropoli e di un villaggio punico, presumibilmente del 1200-900 a.c.
Si avvicendaro punici, cartaginesi e romani, questi ultimi particolarmente interessati alle cave e alla estrazione di ferro e piombo.
Reperti, quali vaghi di collane d’oro, cioè grani di pasta vitrea, pendenti, un anello, un vaso d’argento bagnato in oro e una piccola statuina raffigurante il dio Sardus Pater Babai, narrano quel passato.
Il tempio, punico-romano, del I secolo, edificato sui resti cartaginesi del 500 a.c., per venerare la divinità punica Sid Addir Babai, subì una serie di rifacimenti e restauri, fino al III secolo d.c., con la versione che ammiriamo adesso.
Il culto dell’acqua, sentito sull’isola, veniva celebrato anche in questa zona, in una grotta non molto distante.
Per i più energici, da Antas, a piedi, si può raggiungere Su Mannu, percorrendo la vecchia strada romana e scoprire la bellezza delle grotte.
Un abbraccio …
– Carla –

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