Chissà cosa sognavano i ragazzini che varcavano le porte di Palazzo S. Carlo, uno dei tanti splendidi edifici del Vaticano, e quale meraviglia sperava d’abbracciare Kamil. 13 anni, la fede che bussa alle pareti del cuore, la sete di Cristo e la gioia di poterla colmare, la consapevolezza di essere destinatario di un privilegio, entrando a far parte del preseminario San Pio X, e una “grazia” che si trasforma in “martirio”. Bambini, adolescenti, affidati alle amorevoli cure di chi li ha traditi, sfruttando la loro innocenza per procurarsi piacere, per mettere a tacere la voce di una perversione demoniaca, distante da qualsiasi forma di rispetto e d’amore. La Casa di DIO, un luogo in cui le ombre aggrediscono la luce, in cui nella bilancia della realtà non si conosce il peso del bene e del male. Non mi si può chiedere di cambiare idea su una “Famiglia” che, sempre più spesso, insabbia l’orrore, sente, vede e si volta dall’altra parte! Gesù disse – Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei – Sono una peccatrice ed in mano stringo un sasso, spigoloso, acuminato, reso tale dal disgusto e dalla rabbia! La tentazione è di lanciarlo, per colpire e far male, per far crollare, come un barattolo del tiro a segno del Luna Park, chi non è degno nemmeno di sentir parlare del Signore … – Confessami i tuoi peccati! – … – Ma fammi il favore!!! – Il rischio è di andarli a raccontare a chi ha molto, molto, molto di più da farsi perdonare e non ha nessun diritto di dirmi – Ego te absolvo a peccatis tuis, in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen –
– Carla –
Già
Alcuni preti hanno le tessere dei punti: si vince un peccato ogni dieci messe svolte.
Ciao carissima Carla. Ho letto il tuo grido di rabbia e condivido pienamente questo tuo sdegno nei confronti di chi si è macchiato di un simile peccato. Tuttavia non voglio farne di tutta un’erba un fascio e così guardo ancora con fiducia a chi indossa una veste così sacra. Un bacione da Bea
Io invece, contrariamente a Viaggiando con Bea, non guardo con fiducia chi indossa una veste “sacra”, perchè da tempo ho capito che l’abito non fa il monaco.
Ma il punto è un altro, se è da condannare chi pecca ( specialmente nei confronti di persone più indifese) , è ancor più dea condannare chi, invece di controllare e punire chi sbaglia, come sarebbe suo dovere, volta la testa dall’altra parte, sancendo troppo spesso il principio che chi sbaglia non paga!
Da noi Druidi la pedofila é punita con la morte! Sarà per questo che i cristiani ci bruciavano sui roghi?
Esatto….sono solo uomini, niente più di noi, anzi parecchi molto peggio!
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Anche se sono peccatrice posso scagliare la pietra?