Abbiate pazienza e non lapidatemi per quanto vado a scrivere!!! Stasera mi sento tremendamente moralista e rompi balle (forse lo sono realmente … chissà …), abbastanza angosciata per le grinze che il vivere spesso assume, posizioni “crude” che si mescolano, a mio ininfluente parere, all’egoismo, all’insoddisfazione e, accostate a soggetti parecchio piccoli d’età, all’abbandono da parte di chi ha il compito di assicurare protezione e scongiurare il degrado, soprattutto morale. Solo spingendo l’acceleratore al massimo, sfidando con incoscienza le situazioni, cavalcandole con spavalderia e non spingendosi più in là del vivere alla giornata, senza prospettive, sembra si riesca a colmare il vuoto. Solo esibendo simboli associabili ad un “io sono arrivato”, si sottolinea una più alta posizione gerarchica. La mocciosa non potrà rinunciare ad una borsa griffata, il bulletto all’ultimo modello di iPhone e vedendo che da un papà come tanti non si può spremere nulla o non si mangia e si sposta la residenza sotto un ponte, “genialataaaa” si passa al “mi arrangio” prendendo la scorciatoia più facile! Ci sono baby prostitute? Lattanti che seccano qualcuno per futili motivi? Ma vaaaa? Non sono figlia dell’era paleozoica e in giardino al posto del cagnolino, da bambina, non tenevo un animale ormai estinto, al contrario sono una persona che, in modo sano, si è divertita e non ha rimpianti, eppure, messa faccia a faccia con alcune realtà mi capita di sentirmi un fossile riesumato, investita da una sensazione gettata addosso da chi si sente “splendido”, al top. Sono io fuori contesto o è lo scenario ad essersi imbastardito? Il pensiero che naviga nella mia mente, in quest’istante, non ha una mira precisa ma spazia in ogni direzione, toccando tutte le sfumature della realtà, del nostro quotidiano, dall’amicizia al lavoro, ai rapporti stretti fra sessi opposti. Se mi soffermo su quest’ultimo “tasto” non nascondo di provare una sterminata amarezza e il disagio di non comprendere il perché di talune scelte. Il sesso una volta, per ignoranza, era vissuto come un tabù, un peccato da espiare, non è dato sapere in quale modo, oggi mercificato senza alcun pudore … un bel cambiamento! Per parecchie persone ha lo stesso valore di una bella stretta di mano : ”Ciao, come ti chiami? Quanti anni hai? Che cosa ami fare nella vita? Posso offrirti un succo di frutta? Una bevanda alcolica? ME? Gli uomini mutanti troppo focosi? Noi donne non è che siamo da meno! Mi viene in mente la frase, TUTTO & SUBITO, quella fretta di bruciare le tappe che toglie scintillio all’attesa, quel rispetto per noi stessi che finisce tra suole ed asfalto. Non esiste un’età che possa definirsi quella giusta per avere incontri intimi né situazioni perfette, è una realtà, ma il succo del discorso è un altro, il sesso non è forse il nettare degli Dei se espressione di un sentimento? Vissuto come un’attività “ginnica”, capace di regalare solo piacere, cosa lascia? Forse solamente una tacca in più! Il domani sarà ciò che si è realizzato ieri e di cui aver cura oggi.
Carla
Hai solo ragione! Altro che saccente.
Purtroppo questo è l’indice del degrado morale, civile e politico del nostro Paese che ha smarrito tutti i suoi punti di riferimento,” nave senza nocchiere in gran tempesta…non donna di province ma bordello”.!
anchio sono un po’ sconcertato, magari anche un po’ antico come te, ma penso sempre che questa è la natura, non riesco a pensare che la natura è sempre buona e l’uomo e cattivo, solo mi chiedo dove la natura ci vuole portare, ed è questo che mi sconcerta, che non lo capisco
Non c’è più rispetto, nemmeno per se stessi…..tutto passa in secondo piano per il dio denaro, per avere qualche soldo in più. Che squallore immenso……svendersi per pochi soldi, e da come parlano la cosa che sconvolge è che non si rendono minimamente conto di quello che hanno buttato via per sempre……
“il sesso è forse il nettare degli Dei”
non potevi dirlo meglio.
(e ovviamente sottoscrivo in pieno il tuo post)
Quoto il sentirsi fossile. Pensavo di essere l’unica a dire “e io che a 13 anni collezionavo Pokemon”.
Io vedo che di giorno in giorno aumenta il degrado sia morale che personale. Non è questione di essere degli esseri giurassici che non capiscono la modernità o ciò che come tale viene definita, qua si tratta proprio di non avere nessun punto di riferimento, ma di trovare normale lo squallore pur di essere griffati all’ultima moda o di andare nel locale più alla moda. Sinceramente a volte mi sento proprio schifata e se poi vengo definita giurassica, beh meglio giurassica che “moderna” come si definiscono tante persone.
Ciao, buona serata
Pat
Le giurassiche, allora, siamo in due …. Un abbraccio
Un abbraccio a te 🙂
Non penso che il problema sia odierno.
Penso, invece, che con l’avvento di nuovi media ne veniamo a conoscenza con maggior frequenza.
E’ la società che ha cambiato le persone o sono le persone che hanno cambiato la società?
In ogni caso io oggi faccio fatica a capire il mondo che mi circonda.
E vivo male questi anni.
Nicola
Complimenti da una giurassica, convinta e, visto l’evoluzione della specie, contenta di esserlo. Buona giornata Carla, entri sempre nelle pieghe dell’anima ed entri nella mente, nella mia di certo.
Sei incredibilmente buona, grazieeeee … Buon martedì ….
sono d’accordo con ciò che hai scritto Silvia…un bacio e buona giornata
Purtroppo è tutto vero, non è essere moralisti
La fotografia in bianco e nero della bimba è pazzesca, troppo bella!!!!!! Un saluto
Sono d’accordo con te Carla, non vuol dire essere moralisti, credimi, ma c’e’ un limite a tutto, ti mando un bacione grande!!!