Naufrago,
il mare in tempesta lo ha abbandonato a se stesso,
ad un avverso destino.
L’isola è deserta,
con ansia attende il passaggio
di una nave che possa ricondurlo alla civiltà perduta,
tra la folla,
dove potrà sentire ancora una volta il calore di una voce.
Spera … con il viso rivolto al cielo,
conta le bianche stelle,
sembrano brillare in maniera differente,
ora … !
Il soffiare del vento,
il mormorio del mare,
l’eco di un fruscio distante,
lo rendono ancora più solo …
sembra più vicina e reale la morte,
adesso!
Il suo volto non è più lo stesso,
l’ammirata bellezza è scomparsa.
Non desiderava l’impossibile,
sarebbe bastato veramente poco per realizzare i suoi sogni …
Una figura sottile,
dal profumo inebriante,
l’unico valore per il quale cerca di non lasciarsi morire,
quasi la memoria non gli consentisse di ricordarla.
Era estate,
spalle alla luna pettinava i lunghi capelli …
quanto l’amava!
Amarezze sconfinate,
tutto s’arresta,
è l’ultima alba.
Carla